Immagina un giorno qualunque di un mese qualunque di un anno qualunque della tua vita
Alzandoti di buon ora, come sempre, ti senti strano come se le cose che hai sempre fatto fossero diventate improvvisamente più difficili.L’aprire una finestra diventa faticoso e inusuale. Sensazione d’estraneità costante.
tro capo ti parla,tu ascolti, senti le sue parole, capisci, vuoi rispondere ma le parole non escono. Comprendi che non articoli bene le parole, lei non ti capisce, ti chiede cosa stai dicendo e tu, per quanti sforzi cerchi di fare, non riesci a produrre parole, pensi ma sei bloccato nell’espressione. Sai che non riesci ma non capisci perchè. Vorresti parlare, come se vorresti parlare, ma non ce la fai.Ti chiedi: che mi succede? Il mondo ti sembra lontano, ovattato, forse non ti riguarda più. Anche lei ti chiede cosa succede. Cerchi di rispondere: non lo so, non so cosa mi succede, so che mi succede ma non so cos’è. Ma escono parole non chiare.
tro capo ti parla,tu ascolti, senti le sue parole, capisci, vuoi rispondere ma le parole non escono. Comprendi che non articoli bene le parole, lei non ti capisce, ti chiede cosa stai dicendo e tu, per quanti sforzi cerchi di fare, non riesci a produrre parole, pensi ma sei bloccato nell’espressione. Sai che non riesci ma non capisci perchè. Vorresti parlare, come se vorresti parlare, ma non ce la fai.Ti chiedi: che mi succede? Il mondo ti sembra lontano, ovattato, forse non ti riguarda più. Anche lei ti chiede cosa succede. Cerchi di rispondere: non lo so, non so cosa mi succede, so che mi succede ma non so cos’è. Ma escono parole non chiare.
Sei stanco, ti sdraie ti addormenti. Sonno profondo, senza sogni. Ti svegli con lo squillo del telefono. Altra telefonata, una persona a te molto cara: ma è tutto come prima, sembri ubriaco senza esserlo, non riesci a spiegarti quello che sta accadendo. Al telefono ti consigliano di andare al pronto soccorso. Minimizzi, passerà ti dici e cerchi di dire. C’è qualcosa che non va, lo sai ma non vuoi accettarlo. Senti che non può essere qualcosa di banale, lo sai, lo senti nel profondo ma non vuoi riconoscerlo.
Aspetti ma poi decidi. Pronto soccorso, ti chiedono i sintomi: non riesco più a parlare come prima. Capiscono subito (sei fortunato come sempre). Alcune domande che ti sembrano banali, quasi ridicole. Ripetere parole. Poi subito elettroencefalogramma. Responso veloce (la fortuna non ti abbandona): ischemia cerebrale. Ricovero. Stroke Unit. Lentamente riprendi, sbagli ancora qualche parole, hai qualche cicatrice in più ma sei vivo e,cosa più importante, ragioni. Sei fortunato, come al solito.
Immagina un giorno qualunque di un mese qualunque di un anno qualunque della tua vita.
Aspetti ma poi decidi. Pronto soccorso, ti chiedono i sintomi: non riesco più a parlare come prima. Capiscono subito (sei fortunato come sempre). Alcune domande che ti sembrano banali, quasi ridicole. Ripetere parole. Poi subito elettroencefalogramma. Responso veloce (la fortuna non ti abbandona): ischemia cerebrale. Ricovero. Stroke Unit. Lentamente riprendi, sbagli ancora qualche parole, hai qualche cicatrice in più ma sei vivo e,cosa più importante, ragioni. Sei fortunato, come al solito.
Immagina un giorno qualunque di un mese qualunque di un anno qualunque della tua vita.
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