domenica 23 agosto 2015

My new blog

Analisi psichica della Parola

Un giorno moriremo

Un giorno moriremo pensando di vivere ancora un giorno, con gli occhi girati verso il passato, nella speranza di essere ancora, sprecando una lacrima sul mondo che lasceremo, moriremo increduli.

Dietro l'angolo

Cosa c'è dietro l'angolo?
C'è la disperazione che non abbiamo ancora provato, c'è la gioia che non abbiamo immaginato, c'è il lutto che non ci aspettavamo, c'è l'amore di una persona che non conosciamo, c'è la malattia che non sospettiamo. C'è la vita che non credevamo.

Immagina un giorno...

Immagina un giorno qualunque di un mese qualunque di un anno qualunque della tua vita 
Alzandoti di buon ora, come sempre, ti senti strano come se le cose che hai sempre fatto fossero diventate improvvisamente più difficili.L’aprire una finestra diventa faticoso e inusuale. Sensazione d’estraneità costante.
tro capo ti parla,tu ascolti, senti le sue parole, capisci, vuoi rispondere ma le parole non escono. Comprendi che non articoli bene le parole, lei non ti capisce, ti chiede cosa stai dicendo e tu, per quanti sforzi cerchi di fare, non riesci a produrre parole, pensi ma sei bloccato nell’espressione. Sai che non riesci ma non capisci perchè. Vorresti parlare, come se vorresti parlare, ma non ce la fai.Ti chiedi: che mi succede? Il mondo ti sembra lontano, ovattato, forse non ti riguarda più. Anche lei  ti chiede cosa succede. Cerchi di rispondere: non lo so, non so cosa mi succede, so che mi succede ma non so cos’è.  Ma escono parole non chiare.
Sei  stanco, ti sdraie ti addormenti. Sonno profondo, senza sogni. Ti svegli con lo squillo del  telefono. Altra  telefonata, una persona a te molto cara: ma è tutto come prima, sembri ubriaco senza esserlo, non riesci a spiegarti quello che sta accadendo. Al telefono ti consigliano di andare al pronto soccorso. Minimizzi, passerà ti dici e cerchi di dire. C’è qualcosa che non va, lo sai ma non vuoi accettarlo. Senti che non  può essere qualcosa di banale, lo sai, lo senti  nel profondo ma non vuoi  riconoscerlo.
Aspetti ma poi decidi. Pronto soccorso, ti chiedono i sintomi: non riesco più a parlare come prima. Capiscono subito (sei  fortunato come sempre). Alcune domande che ti sembrano  banali, quasi ridicole. Ripetere parole.  Poi subito  elettroencefalogramma. Responso veloce (la  fortuna non ti abbandona): ischemia cerebrale. Ricovero. Stroke  Unit. Lentamente riprendi, sbagli  ancora qualche parole, hai qualche cicatrice in più ma sei vivo e,cosa più importante, ragioni.  Sei fortunato, come al solito.
Immagina un giorno qualunque di un mese qualunque di un anno qualunque della tua vita.  

Almeno una volta

Chi almeno una volta non è stato sufficientemente ricco da potersi permettere un desiderio, chi non è stato povero al punto da non sapere come riuscire ad andare avanti, chi non è stato vicino alla morte tanto da ritenersi fortunato per aver visto un'altra alba, chi non ha vissuto l'allontanamento delle persone che amava, chi non ha sofferto per un tradimento, chi non ha fatto all'amore fino ad impazzire per tutta la notte, chi non ha provato la solitudine dell'abbandono e della disperazione, chi non ha provato questi momenti non può dire nulla di sensato sulla vita.

Illusione

L'illusione salutista è un inutile tentativo di cristallizzare il tempo dimenticandosi di vivere.

Finzioni

Finzioni
(Chi sa capisce; chi non sa, spero, apprezzerà).
Riflettendo su ciò che mi è capitato, in quanto cercatore di senso, mi accorsi di essere solo. Di quella solitudine che non si accontenta del riconoscimento, del rispetto e della stima degli altri ma che ha un disperato bisogno d'affetto e d'amore. Affetto ed amore che non si esprimono con parole fragili ma attraverso semplici gesti: una carezza ed un bacio. Di questa solitudine soffro.

Vivere ad ogni costo

Vivere, qualsiasi siano le condizioni in cui ci ritroviamo, ritengo non sia sensato. 
Quando non si può più godere di ciò che rende desiderabile e bella la vita è necessario riflettere se valga ancora la pena insistere nel viverla. 
Rimanere aggrappati alla vita per guadagnare, con le unghie e coi denti, un altro giorno, è ridicolo. Quando non potrò più assaporare il profumo di una donna, l'emozione di un pensiero in un libro, il sorriso di un bimbo, il piacere di una sera allora chiederò, con tutte le mie forze, di lasciare questo mondo, diventato inutile.

Capitano, nella vita

Capitano, nella vita, fatti inaspettati che, nel giro di un giorno, mettono a nudo radicalmente la visione e l'orientamento dei nostri vissuti. Come un' asteroide, colpendola, modifica l'asse della terra. O capiamo il significato e ci trasformiamo, adeguandoci al mutamento oppure ne saremo succubi. A noi la scelta

Vivere a qualsiasi costo

Vivere, qualsiasi siano le condizioni in cui ci ritroviamo, ritengo non sia sensato. 
Quando non si può più godere di ciò che rende desiderabile e bella la vita è necessario riflettere se valga ancora la pena insistere nel viverla. 
Rimanere aggrappati alla vita per guadagnare, con le unghie e coi denti, un altro giorno, è ridicolo. Quando non potrò più assaporare il profumo di una donna, l'emozione di un pensiero in un libro, il sorriso di un bimbo, il piacere di una sera allora chiederò, con tutte le mie forze, di lasciare questo mondo, diventato inutile.

venerdì 20 febbraio 2015

Il DECALOGO per rinascita della professione docenti

Il DECALOGO per RINNOVARE la scuola
1) Riteniamo che sia giunta l’ora di ridare DIGNITA’ alla professione dei docenti da troppo tempo calpestata
2) Riteniamo che la dignità passi necessariamente dalla valorizzazione della PROFESSIONALITA’ dei docenti della Scuola Italiana guadagnata sul difficile campo dell’educazione
3) Riteniamo che sia indispensabile dare il giusto RICONOSCIMENTO SOCIALE alla professione docente fondamentale per il nostro paese e per il futuro dell’Italia e dei nostri figli
4) Riteniamo che tale riconoscimento passi attraverso una dignitosa VALORIZZAZIONE economica dell’impegno e del ruolo della professione docente
5) Riteniamo e sosteniamo con forza l’idea che INVESTIRE nella scuola sia essenziale per il Paese e non più rimandabile.
6) Riteniamo che una scuola sia costituita da professionisti e non da volontari , sia una professione e non una missione come in tutta Europa.
7) Riteniamo che il MERITO debba valere sia per gli studenti, sia per gli insegnanti, sia per i dirigenti e sia per le figure ai massimi livelli che si occupano di scuola ed istruzioni nel nostro Paese.
8) Riteniamo che debbano essere VALUTATE tutte le componenti dela scuola e non solo gli studenti e gli insegnanti, ma anche i dirigenti e tutti quelli che si occupano di scuola a livello professionale. Se trasparenza deve essere lo sia per tutte le componenti (MIUR ed INVALSI compresi).
9) Riteniamo che l’eccessiva BUROCRATIZZAZIONE del ruolo dell’insegnante e della scuola, ingolfata da circolari e norme spesso in contraddizione tra loro, sia un inutile spreco d’energie e di risorse diversamente spendibili.
10) Riteniamo che non ci possa essere RIPRESA economica, culturale e morale del nostro Paese senza una rinascita della scuola nel suo complesso.

domenica 4 gennaio 2015

Il futuro prossimo venturo

Quando ci troviamo in situazioni di crisi relazionali, economiche o di salute siamo di fronte a delle difficoltà che, spesso, non comprendiamo e non sappiamo come risolvere. Le difficoltà hanno un loro profondo perché: sono davanti a noi per spingerci a cambiare. Abbiamo due strade: o continuare nello stesso modo che ci ha condotto alla situazione di crisi o cambiare. Le difficoltà ci fanno capire, in modo chiaro, che c'è una sola soluzione: accettare la metamorfosi, cambiare. -- Inviato dal Veloce promemoria

giovedì 11 dicembre 2014

FATICA

La fatica di percorrere sentieri interrotti, strade inconsuete, vicoli scuri. Lo sforzo di non essere saccente, petulante, indisponente. Trattenersi dal giudicare, dal sentenziare, dal mostrare la verità tra le mani. Superare l'impulso a criticare, disprezzare, lamentarsi. Ascoltare più che rispondere, sentire più che consumare, assaporare più che finire. E questo per raggiungere alla chiara percezione della propria vita e di quella dell'Altro nel rapporto con me. -- Inviato dal Veloce promemoria

martedì 25 novembre 2014

domenica 2 novembre 2014

Defunti

Giornata di riflessione La bellezza di riflettere sulle tombe dei propri cari rappresenta un'occasione non consueta di questi tempi. Siamo troppo presi, occupati a elaborare il nulla quotidiano per essere consapevoli della bellezza, della precarietà e della brevità della nostra vita. -- Inviato dal Veloce promemoria

martedì 7 ottobre 2014

Ciò che conta

Un giorno, tutto ciò che riteniamo importante, necessario, irrinunciabile, non avrà nessun valore. 
Conterà solo aver amato senza essersi risparmiati. Non l'amour fou che è affermazione di se stessi, ma quell'amore leggero e profondo che si prova per le persone che sono state accanto a noi, anche solo per un breve tratto di strada vissuto insieme, senza inganni , senza rancori, senza aver finto di essere qualcosa d'altro da quello che si è.